Enzo Costa, scultore e artista.
Nato a
Palermo il 6 Luglio 1945 e' cresciuto a Napoli e vive a Milano dal
1967.E' un puro autodidatta che possiede il dono di natura della scultura alla
quale dedica intensamente ogni suo momento libero con la passione dell'artista
che esprime nelle sue creazioni l'amore per la vita e per l'arte.Ha fatto
mostre personali, e partecipato a diverse collettive. Il suo nome e'
apparso in vari giornali Italiani ed Esteri. Le sue opere sono esposte in varie
parti d'Italia e all' Estero. Ha ricevuto premi e riconoscimenti dalla
critica internazionale.
Contatti:Via Plinio,37-20124 Milano (Presso l'aggenzia immobiliare
Costa l'amico immobiliare) Cell.3397387091Blog: scultoreenzocosta Contatto Facebook: Scultore
Enzo Costa May Space: myspace.com/enzo_costa
LO SCOPO DELLO SCULTORE ENZO COSTA TRAMITE L'ARTE
Con
l'arte del riciclaggio ho realizzato lo studio artistico nel mio mercatino
dell'usato, diventato un museo ecologico oltre
che un'installazione artistica in continuo movimento,
riconosciuta ed'apprezzata come opera d' arte.
Ho ridato vita
a milioni di oggetti rifiutati o buttati, creando un ammucchiata
armoniosa di cose vissute con gioia o dolore.
E' un esempio per non
inquinare, ne' sprecare.
Da sempre creo con materiali riciclati, dando vita
ad ogni materia: legno, marmo, creta, bronzo, ed altro.
Essendo un creativo
espressionista ecologico e spirituale, vado contro corrente, perche' ho il
dono di avere una grande creativita' poliedrica, per questo non seguo mode, ne'
correnti artistiche, non sfrutto l'arte sacra, ne' il filone commerciale,
creo inconsciamente,forme informi primordiali, lasciandomi guidare dal mio "IO"
pur sapendo fare il realismo.
In ogni mia opera esprimo l'amore per il
prossimo e il creato, con titoli spirituali utili a tutti.
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Opere
Monumento per uno spazio pubblico a Pioltello
Opera dello scultore Enzo Costa 1983
Opera dello scultore Enzo Costa
<<QUALCUNO CI GUIDA>>
Scultura in legno (alt.137 cm - larg46 cm)
Cenno critico di Mario Monteverdi dal dizionario critico Artitalia
Dedicatosi alla scultura e alla pittura, ma soprattutto alla prima, da autodidatta, Enzo Costa conserva le caratteristiche di una concezione dell'arte puramente istintiva. E' a buon diritto da considerarsi un "naif" nel senso piu' propio del termine, poiche' anche i soggetti prescelti rivelano quella incantata stupefazione che deriva dal candore con cui egli si pone di fronte alla realta', quel gusto per tutto cio' che e' anomalo e che lo seduce, quel bisogno di conferire alle cose di tutti i giorni una misura fantastica che e' tipico di coloro che si accostano all'arte sospinti solo da un inconsapevole bisogno di esprimersi. Di qui la singolare affinita' delle sue opere con quelle prodotte da civilta' remote e primordiali, quando l'uomo era totalmente preda dell'istinto.
Opera dello scultore Enzo Costa: La fame nel mondo 1982
Cenno critico
Le sculture di Enzo Costa ci riconducono in luoghi e tempi
lontani.
Sono lunghi viaggi nel tempo che hanno per meta
un'ascensione della forma fino a cogliere e manifestare un significato
segreto.Arrivano sino a luoghi d'imperi favolosi, la Persia, la Mesopotamia, il
Messico e L'America Latina, quando ogni oggetto, pianta, animale, minerale e
l'aria stessa assumeva valore ieratico e si perpetuava in espressioni
monumentali e tormentose, di energia, di fasto, di stupefazione.L'opera di Costa
fa un lunghissimo viaggio nel tempo, da questo momento che viviamo fino a ere
sacre. In essa l'esperienza di oggi non fa che dare risalto all'esperienza
remota.Ma si badi bene: la
sua costante aspirazione al mito, il suo modo di mettersi a contatto, di
recuperare un espressivita' primordiale,il parlar pe rlui, come si fa, di
eredita' mesopotamica, non sono i risultati di un'assidua ricerca o componente
culturale: il suo accostamento ad un mezzo espressivo egualmente significante e
carico di segni e di simboli per il nostro tempo, come certo esprimersi
primordiale, precolombiano lo fu,non e' precedente alla sua versione
dell'arte.
Avviene contemporaniamente,forse
senza neppure precisa cognizione culturale o documentaristica del passato
preistorico.
- Sergio Cere'
dal catalogo d'Arte
contemporanea
<<Trecento consigli utili per il
collezionista>>
Sono lunghi viaggi nel tempo che hanno per meta un'ascensione della forma fino a cogliere e manifestare un significato segreto.Arrivano sino a luoghi d'imperi favolosi, la Persia, la Mesopotamia, il Messico e L'America Latina, quando ogni oggetto, pianta, animale, minerale e l'aria stessa assumeva valore ieratico e si perpetuava in espressioni monumentali e tormentose, di energia, di fasto, di stupefazione.L'opera di Costa fa un lunghissimo viaggio nel tempo, da questo momento che viviamo fino a ere sacre. In essa l'esperienza di oggi non fa che dare risalto all'esperienza remota.Ma si badi bene: la sua costante aspirazione al mito, il suo modo di mettersi a contatto, di recuperare un espressivita' primordiale,il parlar pe rlui, come si fa, di eredita' mesopotamica, non sono i risultati di un'assidua ricerca o componente culturale: il suo accostamento ad un mezzo espressivo egualmente significante e carico di segni e di simboli per il nostro tempo, come certo esprimersi primordiale, precolombiano lo fu,non e' precedente alla sua versione dell'arte.
Avviene contemporaniamente,forse senza neppure precisa cognizione culturale o documentaristica del passato preistorico.
- Sergio Cere'
dal catalogo d'Arte
contemporanea
<<Trecento consigli utili per il
collezionista>>
Riconoscimenti e premi
Oscar di
montecarlo
Riconoscimento
mondiale per le arti figurative e la poesia in considerazione dei risultati
recentemente conseguiti e dall'impegno sostenuto con serieta' e costanza.
- Beach Plaza - Montecarlo 24/10/81
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