Cenno critico
Le sculture di Enzo Costa ci riconducono in luoghi e tempi
lontani.
Sono lunghi viaggi nel tempo che anno per meta un'ascensione della
forma fino a cogliere e manifestare un significato segreto.
Arrivano sino a
luoghi d'imperi facolosi, la Persia, la Mesopotamia, il Messico e L'America
Latina, quando ogni oggetto, pianta, animale, minerale e l'aria stessa
assumeva valore ieratico e si perpetuava in espressioni monumentali e
tormentose, di energia, di fasto, di stupefazione.
L'opera di Costa fa un
lunghissimo viaggio nel tempo, da questo momento che viviamo fino a ere sacre.
In essa l'esperienza di oggi non fa che dare risalto all'esperienza
remota.
Ma si badi bene: la sua costante aspirazione al mito, il suo modo
di mttersi a contatto, di recuperare un espressivita' primordiale,il parlar pe
rlui, come si fa, di erredita' mesopotamica, non sono i risultati di un'assurda
ricerca o componente culturale: il suo accostamento ad un mezzo espressivo
egualmente significante e carico di segnie di simboli per il nostro tempo, come
certo esprimersi primordiale, precolombiano lo fu,non e' precedente alla sua
versione dell'arte.
Avviene contemporaniamente,forse senza neppure precisa
cognizione culturale o documentaristica del paqssato preistorico.
- Sergio Cere'
dal catalogo d'Arte
contemporanea
<<Trecento consigli utili per il
collezionista>>
L' IMMAGINE DEL TEMPO -SECONDO SALONE INTERNAZIONALE DI ARTE CONTEMPORANEA-
Galleria d'ARTE la "Perla"
Palazzo Pucci Firenze
Ha scritto Italo Tomassoni (in Flash n.113): "La terza rivoluzione industriale si consuma nel segno dell' assenza dell'arte.
Cosciente di essere arcaica testimonianza di una civilta' perduta, l' arte scava nella direzione dell'antico ostentando la propria inatualita'. Per questa via protagonista dell' arte e' il tempo".
Queata mostra nascie ,quindi, in seconda edizione , e segue la precedente del 1982 che aveva per titolo "Pittura oggi- cinque Regioni Diciotto Artisti", ponendosi come un programma di voci e di testimonianze di artisti nazionali, all'insegna del tempo.
Rispetto ai movimenti generali delle poetiche artistiche maturate, e nel periodo tra le due guerre , e nel periodo degli anni 60 e 70, l'arte di oggi si pone quasi un lucido delirio di lotta contro il tempo. E' lepoca che viene definita del "postmoderno".
Tra i nuovi indirizzi emergono due indicazioni di possibilita': la La transavanguardia, come ripresa dell' espressionismo, venendo dal cuore stesso dei movimenti artistici ferma con gesto imperioso la pittura in una sua dimensione storica secondo una maniera di ricerca propriamente religioso-poetica, ma anche vagamente romantica e intimista.
Gli impermanieristi, gruppo parallelo, voluto da Calvesi, confonde la realta' e instaura, attraverso la finzione , il dominio del falso.
Tale esperienza ha origine nell' investigazione del classico che viene da una riflessione sull' arte del 600.
Non senza senso Luciano Anceschi accennava a suo tempo a certe costanti tra il nostro secolo e il secolo manierista.
Gli artisti selezonati per questa rassegna , costruita all'insegna del tempo, hanno in comune un senso forte e utopico dell'arte, come fatto specifico e separato dal resto dell' esperienza, in una esistenza riscattata e reintegrata.
In tutti c' e' un senso iconico-ironico, tutti applicano produttivita mentre per la filosofia dell' arte la nozione heideggeriana di " messa in opera della verita'": ossia l' opera e' "esposizione" (Aufstellung) di un nuovo mondo e "produzione" (Her-stellung) della terra. Cio' significa ancora che queste opere d'arte hanno una funzione di "rifondazione" e costituzione delle linee che definiscono un mondo storico, imperniato sul "tempo".
Insomma, L'artista e l'epocaq in cui vi vive.
Queste opere e il lavoro di questi artisti esprimono il carattere della "physis" che "zeitigt": ossia , che matura nel senso del vivente ; il nasciere e il maturare portano sul volto i segni del tempo.
Il pensiero e la modernita' di questi artisti, operanti nel clima del "postmoderno" e' ancora un estremo atto di fede per l'arte: il liricismo di Bignami, la naturalita' della Campi Monetti, il neo-espressionismo figurativo di Cocchi, l' umana scultura di Costa, l' evocazione della Costi, il raffinato paesaggio di Dall' Olio,l 'esistenzialismo di D'Elena , i paesaggi francesi della Guichard, il grande realismo di Gattuso, il chiarismo di Jannelli, il